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  • Il rimorchio portuale è un servizio di interesse generale per la sicurezza della navigazione.
  • Le navi in arrivo o partenza dai porti, dovendo manovrare in spazi ristretti, tra infrastrutture portuali e/o altre navi in transito o in sosta, richiedono l'ausilio dei rimorchiatori per evitare il rischio di urti o danneggiamenti a persone e cose.
  • Oltre cento rimorchiatori sempre pronti in caso di emergenza, a costo zero per lo Stato.
  • Data la particolare situazione storica e geografica italiana, con tanti porti-città diffusi lungo tutto un perimetro costiero unico in Europa, la volontà del nostro Legislatore è stata, da sempre, di reputare il servizio di rimorchio portuale un servizio a forte valenza pubblica, affidando alla Autorità Marittima il dimensionamento ex ante di una struttura privata, la sua selezione e la gestione in termini di obbligatorietà dei relativi servizi, al fine di garantire la sicurezza della navigazione e dell'approdo nelle acque portuali.
  • L’erogazione del servizio di rimorchio portuale necessita di un adeguato numero di mezzi, con dotazioni strumentali e attrezzature idonee, nonché di personale caratterizzato da elevate competenze ed esperienze, poiché la natura universale che si è inteso attribuire al servizio richiede che la sua fruizione debba essere garantita, in qualsiasi momento, nei casi in cui se ne manifesti la necessità, in ogni porto e a favore di qualunque operatore.
  • All’Autorità Marittima è affidato il fondamentale compito di decidere l’adeguato dimensionamento del servizio di rimorchio, sulla base del numero di prestazioni che potrebbe essere necessario erogare al fine di garantire la piena operatività del porto, anche durante i picchi di domanda, prevedendo altresì la disponibilità di mezzi di riserva per sostituire le prime linee e fronteggiare situazioni emergenziali.
  • Il tutto deve però essere ben calibrato, per evitare sovradimensionamenti e conseguenti aggravi economici.
  • Con l'espletamento della gara e il rilascio della concessione al concorrente prescelto, lo Stato (l'Autorità Marittima) impone una serie di obblighi, come il numero minimo di rimorchiatori per quel porto o il servizio di guardia h24 e, in alcuni casi, anche l'obbligo di avere una potenza minima, una certa propulsione o un impianto antincendio, ma soprattutto impone che alcuni rimorchiatori siano al servizio dell'Autorità Marittima in caso di emergenze. In sostanza è come avere un esercito di oltre cento rimorchiatori distribuito lungo gli 8.000 Km di coste italiane, pronto ad intervenire in soccorso delle navi.

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